[Il 22 ottobre 1946 la seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sull'organizzazione costituzionale dello Stato.
Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 58 per il testo completo della seduta.]
Il Presidente Terracini fa presente che la Sottocommissione deve pronunciarsi su una questione pregiudiziale sollevata dall'onorevole Lussu alla fine della precedente seduta, circa la proposta dell'onorevole Perassi di demandare l'elezione di 15 membri della seconda Camera alla Camera dei Deputati od all'Assemblea nazionale. L'onorevole Lussu ha osservato che tale proposta urta contro il principio, già accolto dalla Sottocommissione, che l'elezione della seconda Camera debba avvenire soltanto su base regionale, mentre la prima Camera e l'Assemblea nazionale rappresentano collegi a base nazionale, ed ha affermato l'impossibilità di procedere alla votazione di una tale proposta, a meno che, dichiarata nulla la decisione già presa circa l'elezione della seconda Camera, tale elezione venga ora impostata su una nuova base.
Perassi osserva che il principio per cui la seconda Camera deve essere eletta su basi regionali, votato quando in seno alla Sottocommissione si dibattevano altri problemi di grande importanza, non deve essere, a suo parere, interpretato in modo così rigoroso come vorrebbe l'onorevole Lussu. Ritiene che l'elezione di un piccolo numero di membri della seconda Camera da parte di un organo collegiale, come è la Camera dei Deputati o l'Assemblea nazionale, non possa vulnerare il concetto, già accolto dalla Sottocommissione, di dare rilievo nella formazione della seconda Camera al carattere regionale.
Cappi rileva che, se la scelta dei 15 membri fosse demandata per cooptazione alla stessa seconda Camera, la quale è eletta su basi regionali, il principio ricordato dall'onorevole Lussu non verrebbe vulnerato.
Il Presidente Terracini rileva che l'osservazione dell'onorevole Cappi è prematura, in quanto la proposta in discussione in questo momento è quella dell'onorevole Perassi. Quell'osservazione potrebbe avere un fondamento qualora la Sottocommissione si orientasse in senso favorevole alla cooptazione.
Lussu insiste sulla pregiudiziale da lui prospettata, in quanto ritiene che l'accoglimento della proposta dell'onorevole Perassi, che renderebbe necessaria una revisione molto profonda e dettagliata di tutta la questione, capovolgerebbe uno dei principî fondamentali su cui si è basata la struttura della seconda Camera.
Laconi si associa alle osservazioni dell'onorevole Lussu, ed aggiunge di non essere favorevole alla proposta dell'onorevole Perassi, non solo perché essa è contraria alla deliberazione già votata dalla Sottocommissione, secondo la quale la seconda Camera deve essere costituita su basi regionali, ma anche perché avrebbe dovuto essere presentata quando si discuteva della composizione e delle basi da dare alla seconda Camera.
[...]
Einaudi dichiara di votare a favore della proposta dell'onorevole Perassi, in quanto ritiene che, accanto al sistema fondamentale di elezione a base regionale, possa trovar posto in misura infinitamente minore un sistema diverso.
L'unico elemento di carattere regionale che si è ammesso nel sistema di elezione della seconda Camera è, a suo parere, quello che stabilisce un numero fisso minimo di membri per ogni regione, il quale tende ad impedire che le regioni più grandi sopraffacciano quelle più piccole. Ora, la cooptazione di un ristretto numero di rappresentanti da parte della stessa seconda Camera non può far variare in modo sensibile quell'unico elemento di regionalità; in ogni caso tale elemento, anziché attenuato, ne risulterà accentuato, in quanto che nel Senato avranno un peso maggiore — rispetto a quello che loro spetterebbe in rapporto alla popolazione — le regioni meno popolose, le quali, nella cooptazione dei 15 membri, potranno influire più di quanto avrebbero potuto se si fossero seguiti altri sistemi.
Il Presidente Terracini avverte che, anzitutto, si deve decidere sulla proposta pregiudiziale dell'onorevole Lussu, secondo la quale la formula dell'onorevole Perassi non può essere presa in considerazione, perché contraria alla decisione già presa dalla Sottocommissione, che pone le regioni a base della struttura della seconda Camera. Mette quindi ai voti la pregiudiziale Lussu.
(Con 12 voti favorevoli e 12 contrari, non è approvata).
A cura di Fabrizio Calzaretti