[Il 22 maggio 1947 l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo quarto della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti politici».
Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 51 per il testo completo della discussione.]
Merlin Umberto, Relatore. Chiedo di parlare.
Presidente Terracini. Ne ha facoltà.
Merlin Umberto, Relatore. Prima che l'Assemblea passi a discutere ed esaminare le proposte di emendamento presentate all'articolo 48, comunico che questa mattina la Commissione ha redatto un nuovo testo dell'articolo 48, di cui — col permesso dell'onorevole Presidente — do lettura:
«Tutti i cittadini di ambo i sessi possono accedere alle cariche elettive e agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza, secondo le norme stabilite dalla legge.
«I cittadini hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
«Per l'adempimento delle funzioni pubbliche elettive ogni cittadino ha diritto di disporre del tempo necessario e di conservare il suo posto di lavoro».
[...]
Il secondo comma ha questo scopo: quando arriveremo all'articolo 51 comunicherò all'Assemblea che la Commissione ha deciso di rinviare questo articolo del giuramento a quando si parlerà dei singoli organi costituzionali, perché la formulazione dell'articolo 51 presentava delle manchevolezze. Vale a dire, per essere ben chiari, non che la Commissione rinunci all'articolo sul giuramento, ma la Commissione chiederà che se ne parli quando si tratterà del Capo dello Stato, dei magistrati, e così via. Ma siccome vi sono anche coloro che sono investiti di pubbliche funzioni, la Commissione — aderendo alla proposta fatta dall'onorevole Mortati — ha proposto la formulazione di questo secondo comma nei seguenti termini: «I cittadini hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge».
[...]
Lucifero. Chiedo di parlare.
Presidente Terracini. Ne ha facoltà.
Lucifero. Non mi dilungo in questa sede sul contenuto sostanziale della comunicazione dell'onorevole Merlin e dell'emendamento proposto. Fo soltanto notare che questo è un emendamento proposto dalla Commissione, ma che l'articolo originario approvato dalla Commissione dei settantacinque rimane come base di discussione, perché questo non è che un emendamento proposto dalla Commissione in fase di discussione e non può elidere l'articolo redatto dalla Commissione dei settantacinque. Questo per la chiarezza, perché altrimenti potrebbe sembrare che la proposta fatta dal Comitato di redazione venisse ad infirmare la proposta della Commissione dei settantacinque i cui membri non sono stati in proposito interpellati tutti su questa ultima proposta.
Presidente Terracini. Invito l'onorevole Relatore a pronunciarsi sul rilievo dell'onorevole Lucifero.
Merlin Umberto, Relatore. Accetto l'interpretazione del collega Lucifero, che mi pare giusta.
Presidente Terracini. Sta bene. Do lettura del nuovo testo dell'articolo 48 proposto dal Comitato di redazione:
«Tutti i cittadini di ambo i sessi possono accedere alle cariche elettive e agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza secondo le norme stabilite dalla legge.
«I cittadini hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
«Per l'adempimento delle funzioni pubbliche elettive ogni cittadino ha diritto di disporre del tempo necessario e di conservare il suo posto di lavoro».
Passiamo allo svolgimento degli emendamenti. L'onorevole Mortati ha presentato il seguente emendamento:
«Sostituirlo col seguente, che fonde in unica norma anche l'ultima parte dell'articolo 45:
«Tutti i cittadini di ambo i sessi, forniti dei requisiti stabiliti dalla legge, possono accedere, in condizioni di uguaglianza, alle cariche elettive ed agli altri uffici pubblici.
«È garantito ad essi il diritto di disporre del tempo necessario per l'adempimento delle funzioni pubbliche, e quello di conservare il posto di lavoro.
«I cittadini hanno il dovere di accettare le cariche onorarie e di adempiere le funzioni loro affidate con fedeltà ed onore».
L'onorevole Mortati ha facoltà di svolgerlo.
Mortati. Ritiro l'emendamento, in quanto concordo con il nuovo testo proposto dal Comitato, che è stato sottoscritto anche da me.
[...]
Presidente Terracini. [...] Pongo in votazione il secondo comma:
«I cittadini hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge».
(È approvato).
[...]
Presidente Terracini. [...] il testo definitivo dell'articolo 48 è il seguente:
«Tutti i cittadini di ambo i sessi possono accedere alle cariche elettive e agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.
«I cittadini hanno il dovere di adempiere alle funzioni loro affidate con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
«Per l'adempimento delle funzioni pubbliche elettive ogni cittadino ha diritto di disporre del tempo necessario e di conservare il suo posto di lavoro».
A cura di Fabrizio Calzaretti