[L'8 marzo 1947 l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale del progetto di Costituzione della Repubblica italiana.
Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]
Benedettini. [...] Passo ora ad esaminare il secondo difetto organico del progetto di Costituzione. Esso risente eccessivamente del clima fazioso nel quale viviamo; risente in ogni sua parte del prepotere dei partiti di massa che, per la cieca disciplina di partito che li anima, portano a sacrificare la libertą e la dignitą della persona umana al predominio della massa.
Questo č il motivo per il quale si riscontrano, in questo progetto di Costituzione, stridenti contraddizioni, come quella, ad esempio, dell'articolo 13, che, mentre sancisce il diritto per tutti di riunirsi pacificamente e senz'armi, subito dopo questo diritto contrasta ed annulla, sentenziando che le autoritą possono vietare quelle riunioni per motivi di sicurezza e incolumitą pubblica. Ne deriva che la libertą non esiste, o per lo meno esiste quella che fa comodo al potere esecutivo.
Infatti, č proprio facendo appello a questi motivi di sicurezza e di incolumitą pubblica che il Ministro Scelba ha giustificato il suo arbitrio a proposito della circolare telegrafica.
A cura di Fabrizio Calzaretti