[Il 7 marzo 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale del progetto di Costituzione della Repubblica italiana. — Presidenza del Vicepresidente Tupini.

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Capua. [...] Onorevoli colleghi, la Costituzione è la legge fondamentale secondo la quale ognuno conosce i suoi diritti e i suoi doveri.

Io, in base a quanto ho letto in questo progetto, conoscerò i miei doveri, anzi potrò soltanto sospettare la entità dei doveri che mi si vogliono imporre; ma non conoscerò i miei diritti, compreso quello fondamentale ed importante della libertà personale. E spiego il perché. Nell'articolo settimo, si afferma che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l'uguaglianza degli individui.

Ma che cosa intendete per uguaglianza? Si è uguali di fronte alla legge e di fronte a Dio; ma voi qui non avete specificato, il che mi fa supporre che intendiate un altro tipo di uguaglianza.

Che cosa intendete poi per ostacoli? Io, per esempio, potrei ad un certo momento essere un ostacolo di ordine sociale, perché potrei non essere disposto ad accettare un tipo di uguaglianza che non condivido. E allora, in questo caso, la Repubblica avrebbe il dovere e il diritto di rimuovermi; ma rimuovere un uomo significa metterlo sotto chiave, o sopprimerlo! (Rumori a sinistra).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti