[Il 14 ottobre 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo primo della Parte seconda del progetto di Costituzione: «Il Parlamento».]

Presidente Terracini. L'ordine del giorno reca: «Seguito della discussione del progetto di Costituzione della Repubblica italiana».

Dobbiamo esaminare l'articolo 68. Se ne dia lettura.

Riccio, Segretario, legge:

«L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti cui sia conferita da legge costituzionale.

«Il popolo ha sempre l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un disegno redatto in articoli».

Presidente Terracini. All'articolo 68 č stato presentato un solo emendamento: quello dell'onorevole Perassi, del seguente tenore:

«Al secondo comma, sopprimere la parola: sempre».

Onorevole Ruini, qual č il parere della Commissione?

Ruini, Presidente della Commissione per la Costituzione. Il Comitato accetta.

Presidente Terracini. L'onorevole Perassi ha facoltą di svolgere il suo emendamento.

Perassi. La parola «sempre» č inutile: in omaggio allo spirito deflazionistico, sopprimiamola.

Presidente Terracini. Pongo in votazione il primo comma dell'articolo 68:

«L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti cui sia conferita da legge costituzionale».

(Č approvato).

Pongo in votazione il secondo comma con l'emendamento soppressivo dell'onorevole Perassi:

«Il popolo ha l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un disegno redatto in articoli».

(Č approvato).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti