[Il 16 ottobre 1946, nella seduta pomeridiana, la terza Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sul controllo sociale dell'attività economica. — Presidenza del Deputato Giua.]
Marinaro dichiara di associarsi alle considerazioni fatte dall'onorevole Togni e aggiunge che, data l'importanza del settore economico e dati i concetti innovatori che non trovano precedenti nella legislazione, cioè la distribuzione del credito con criteri funzionali, vede l'opportunità di includere una disposizione che consacri questo indirizzo unitario, per l'esercizio del credito, nella Carta costituzionale.
Propone il seguente articolo: «Lo Stato stimola, coordina e controlla il risparmio. L'esercizio del credito è parimenti sottoposto al controllo dello Stato, che ne disciplina la distribuzione con criteri funzionali e territoriali».
Pesenti dichiara di non essere contrario al concetto. Al momento del coordinamento si potrà vedere se c'è la necessità di fare un apposito articolo, o di raccomandarne il criterio informatore perché sia inserito altrove. Se si fa un articolo sul credito occorrerebbe farne per altri settori.
Visto che nella proposta si parla soltanto del sistema bancario, propone di fare un passo avanti accennando all'investimento. Oltre la Banca c'è la Borsa, ci sono altri sistemi di finanziamento e di emissione particolari. Nessuna emissione di titoli fatta da privati, o altrimenti, può avvenire senza controllo, senza autorizzazione. È questa una difesa del risparmio.
Fanfani, Relatore, comprende questa disciplina relativamente alla politica degli investimenti, ma non relativamente al credito ed al consumo.
Pesenti ritiene che la frase «criteri funzionali» possa far sorgere il dubbio che, trattandosi di credito per l'agricoltura, di credito per l'industria, si voglia alludere anche necessariamente alla formazione di organi speciali.
Infatti c'è una corrente che vorrebbe creare una Banca per ogni settore, fare cioè una specializzazione del credito.
Fanfani, Relatore, non trova troppo felice la formula dell'articolo.
Marinaro precisa così la formula:
«Lo Stato stimola, coordina e controlla il risparmio.
L'esercizio del credito è parimenti sottoposto a controllo dello Stato, al fine di disciplinarne la distribuzione con criteri funzionali e territoriali».
Il Presidente Giua pone ai voti l'articolo.
(È approvato all'unanimità).
A cura di Fabrizio Calzaretti