[Il 19 settembre 1946 la terza Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione generale sulle garanzie economico-sociali per l'assistenza della famiglia.

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Il Presidente Ghidini comunica che gli onorevoli Marinaro e Federici Maria si sono accordati sulla presentazione di un'unica formulazione di articolo, tenendo conto della discussione avvenuta il giorno precedente. Apre pertanto la discussione su tale articolo così formulato: «Alla famiglia è assicurata la condizione necessaria alla sua difesa ed al suo progressivo sviluppo».

Federici Maria, Correlatrice, tenendo conto delle obiezioni che sono state mosse dagli onorevoli colleghi sulla prima parte dell'articolo da lei proposto il giorno avanti, ha ridotto, d'accordo con l'onorevole Marinaro, la sua proposta all'affermazione che alla famiglia verranno assicurate le condizioni necessarie alla sua difesa ed al suo progressivo sviluppo. Conviene che anche questa affermazione potrebbe essere materia di altri articoli e propone che sia premessa all'articolo approvato il giorno avanti, che dice: «La Repubblica riconosce che è interesse sociale la protezione della maternità e dell'infanzia. In particolare le condizioni di lavoro devono consentire il completo adempimento delle funzioni e dei doveri della maternità. Istituzioni previdenziali, assistenziali e scolastiche, predisposte o integrate, ove occorra, dallo Stato, devono tutelare ogni madre e la vita e lo sviluppo di ogni fanciullo».

Merlin Angelina, Relatrice, è del parere che non si dovrebbe modificare un articolo già approvato, ed insiste perché in ogni caso sia fatto un articolo a parte.

Propone la seguente formula, che ha il pregio di una maggiore semplicità: «Lo Stato protegge la famiglia».

Federici Maria, Correlatrice, ritiene inaccettabile, perché dubbia, la formula proposta.

Giua ritiene che il termine «Stato» sia troppo generico e che la dizione «protegge» non sia chiara.

Merlin Angelina, Relatrice, spiega che si riferisce a quelle forme di protezione che si riterrà opportuno adottare da parte dello Stato in relazione ai tempi. Anche la dizione proposta dalla onorevole Federici: «progressivo sviluppo» non è sufficientemente chiara.

Fanfani propone di adottare la dizione: «libero sviluppo», che sottolineerebbe, come nella Costituzione francese, la libertà della famiglia in tutte le sue attività. In altri termini lo Stato dovrebbe intervenire nel campo della famiglia per integrarne le attività.

Giua propone di mettere in luogo di «Stato» la parola «Repubblica».

Merlin Angelina, Relatrice, tenuto conto delle osservazioni fatte, modifica così la proposta Federici: «La Repubblica assicura alla famiglia le condizioni necessarie alla sua difesa economica e al suo sviluppo». Ha usato la dizione «difesa economica» in quanto ritiene necessario ben precisare il campo in cui si deve esplicare la protezione della famiglia da parte dello Stato.

Federici Maria, Correlatrice, fa osservare che già negli altri articoli sono stati risolti i problemi riguardanti la tutela della famiglia nel campo della previdenza e della assistenza; quindi la sua formula, con un contenuto volutamente generico, meglio risponde alle esigenze che non la formulazione troppo impegnativa di «difesa economica», proposta dalla onorevole Merlin.

Merlin Angelina, Relatrice, ritiene necessaria una maggiore precisazione; potrebbe tuttavia modificare così la dizione: «condizioni economiche necessarie alla sua difesa ed al suo sviluppo».

Taviani fa rilevare che l'articolo in discussione va considerato come un richiamo su questo particolare problema, ma, con tutta probabilità, esso verrà a fondersi con altri articoli.

Federici Maria, Correlatrice, propone che si dica: «condizioni economiche e sociali», in armonia al tema per il quale è correlatrice.

Il Presidente Ghidini propone di dire «condizioni necessarie al suo sviluppo», già adottate nella Carta costituzionale francese.

Federici Maria, Correlatrice, dichiara che non le sembra sufficiente, mancando il concetto di difesa che le sembra importante ed al quale non crede di rinunziare.

Taviani accetta l'aggettivo «economiche» accanto al sostantivo «condizioni», appunto perché è compito della Commissione occuparsi delle garanzie economiche. L'articolo, in sede di coordinamento, richiamerà l'attenzione della Commissione a fondare la difesa della famiglia sulle condizioni economiche, oltre che giuridiche.

Merlin Angelina, Relatrice, propone la dizione: «condizioni economiche necessarie alla sua difesa e al suo sviluppo».

Taviani per dichiarazione di voto, chiarisce che voterà l'articolo, perché gli riconosce anche un carattere giuridico, alla cui precisa enunciazione rinuncia soltanto in quanto la protezione strettamente giuridica è compito particolare della prima Sottocommissione.

Fanfani ritiene che, dato che la Sottocommissione non si è preoccupata di precisare e fissare l'aspetto giuridico e politico dei problemi da essa affrontati inerenti alla difesa dell'uomo e della donna, si debba anche qui seguire lo stesso criterio. D'altronde, l'articolo proposto sarà assorbito da altre norme in sede di coordinamento. Esso costituisce un suggerimento dato dalla Sottocommissione perché nella formulazione definitiva della Carta costituzionale si tenga presente che alla famiglia spettano garanzie di natura economica e sociale.

Federici Maria, Correlatrice, è d'accordo con i colleghi Taviani e Fanfani. Nella sua relazione si è inspirata strettamente al tema delle garanzie economiche e sociali. In questo senso accetta la formulazione della onorevole Merlin, che parla di «condizioni economiche». Vorrebbe insistere sulla parola «sociali», che risponde al tema affidato allo studio della Sottocommissione. Sottintende, in ogni caso, che l'articolo come si prospetta non esaurisce le garanzie dovute alla famiglia.

Si riserva, in sede di coordinamento, di insistere perché si tenga presente che alla famiglia sono dovute garanzie economiche e giuridiche.

Dominedò accetta la terminologia «economiche», nell'intendimento che tale espressione non debba essere interpretata in senso restrittivo, bensì con riguardo alle più complesse finalità economico-sociali, che qui possono entrare in giuoco, perché possono palesemente configurarsi ipotesi di trattamento familiare, aventi una funzione sociale che può eccedere il contenuto strettamente edonistico della terminologia economica.

Federici Maria, Correlatrice, si associa alla dichiarazione dell'onorevole Dominedò.

Il Presidente Ghidini mette in votazione la formula:

«La Repubblica assicura alla famiglia condizioni economiche necessarie alla sua difesa e al suo sviluppo».

(È approvata).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti