[24 aprile 1947. Assemblea Costituente.]
Presidente Terracini. Ora desidero dare una informazione all'Assemblea.
Ieri sera, dopo la chiusura della votazione a scrutinio segreto, l'Ufficio di Presidenza constatò che vi era la differenza di un'unità fra il numero dei votanti registrato da tutti i Segretari e il numero delle palline depositate nelle urne.
Non potendo accertare chi non avesse depositato il voto nell'urna, l'Ufficio eseguì il computo soltanto in base al numero delle palline effettivamente depositate.
Si è ora accertato che l'indicazione in più di un votante sugli elenchi corrisponde al nome dell'onorevole D'Agata, defunto, il cui nome, essendo stato cancellato su tutti gli elenchi nel momento in cui la notizia della sua morte è pervenuta all'Assemblea, appariva già cancellato su quel foglio di chiama che ieri sera fu impiegato per registrare i votanti. Ora, nel corso della votazione, il nome dei deputati viene man mano cancellato dai Segretari, sul foglio di chiama volta a volta che essi depongono il voto nell'urna.
Così la cancellatura del nome dell'onorevole D'Agata è andata confusa con le successive, mano a mano che si votava, ed è stata conteggiata al momento dello scrutinio.
Tuttavia il computo della maggioranza è stato fatto in base ai voti realmente dati e cioè alle palline depositate nell'urna. Infatti la maggioranza è stata fissata in 193 votanti, e cioè in rapporto a 385 voti depositati effettivamente, e non già in rapporto ai 386 nomi che erroneamente apparivano cancellati nell'elenco.
Come appare chiaro, il risultato della votazione non si presenta mutato per questo motivo. Mi pare pertanto che ogni dubbio, ogni riserva, ogni preoccupazione, sulla votazione di ieri risultino infondati e sarei lieto che questi dubbi non dovessero avere più alcun riflesso neppure in colloqui tra i colleghi. Penso così di aver chiarito la questione. (Approvazioni).
A cura di Fabrizio Calzaretti