[Il 29 marzo 1947 l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale del Titolo primo della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti civili».

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Basile. [...] Un'ultima parola, avanti di concludere.

Prima che io prendessi la parola, il Presidente del Consiglio ha presentato il disegno di legge sulla stampa. Pare che si voglia introdurre il sequestro preventivo sulla stampa, un istituto che è sconosciuto al diritto italiano. Lo discuteremo, ma per discuterlo domandiamo la libertà per i nostri avversari. Un'Assemblea legislativa non è un Parlamento senza questa garanzia per le minoranze. Un Parlamento non si fa senza libertà di stampa. Noi reclamiamo la libertà anche per gli altri.

Non c'è libertà di voto, senza libertà di stampa. Nessuna sanzione deve limitare la libertà della stampa, della parola e della radio. La libertà di stampa esce dal razionalismo cartesiano, dal movimento delle idee dell'89. Ho rievocato alla memoria Mirabeau, il padre di questa libertà. Vi domando il permesso di ricordarvi le frasi da lui indirizzate ai membri degli Stati Generali nel momento in cui si riunivano. Se le parole non sono proprio queste, il senso è questo: Voi che siete riuniti per tutto ricostruire, voi che risponderete non solo a noi, ma a tutta l'umanità di tutto il bene che non avrete procurato alla Patria; che la prima delle vostre leggi consacri per sempre la libertà di stampa, la libertà più inviolabile, più illimitata, la libertà senza la quale le altre non saranno mai conquistate.

Onorevoli colleghi, libertà politica è libertà di stampa. Solo inspirandosi a questi principî di democrazia, noi faremo una Costituzione e delle leggi che siano veramente degne delle gloriose tradizioni giuridiche del popolo italiano. (Vivissimi applausi Molte congratulazioni).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti